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PRIMA I SASSI GROSSI!

C’è una storiella che uso raccontare ai miei allievi nel tentativo di… ve lo dico in fondo.
Una storiella che magari avete già sentito. Racconta di un anziano professore chiamato ad un intervento di formazione in una scuola di amministrazione, davanti ad un pubblico di manager.
Il vecchio professore disponeva solo di un’ora per il suo intervento. Stando in piedi, davanti agli allievi, il professore tirò fuori da sotto la cattedra un grosso recipiente e lo posò davanti a sé.
Prese alcuni sassi, grandi come una palla da tennis, e li mise dentro al barattolo con attenzione.
Una volta che fu pieno, chiese agli allievi: «Secondo voi ora è pieno?»
Gli allievi, che lo guardavano un po’ stupiti, dissero di sì.
Allora il professore tirò fuori un sacchetto di ghia, e ne versò un po’ nel recipiente, andando a riempire gli spazi vuoi tra un sasso e l’altro.
«Ora è pieno?» chiese ancora. Di nuovo gli allievi assentirono.
Prese un sacchetto di sabbia, e riuscì a farne entrare un po’ tra la ghiaia e i sassi.
Di nuovo fece la domanda, e il pubblico di nuovo dissi che sì, ora era davvero pieno.
«Veramente?» chiese il professore.
Tiro fuori una bottiglia di acqua, e la versò dentro al barattolo. Lo riempì fino all’orlo.
«Ora è davvero pieno» disse il pubblico.
«Bene» disse ancora il professore. «Che insegnamento possiamo trarre da questo esperimento?»
Prese la parola uno in prima fila: «Che per quanto ci sembra di essere a tappo, abbiamo sempre ancora un po’ di spazio».
«Che possiamo fare sempre un po’ di più», disse una altro.
«No – rispose il professore – quello che evidente è che se non mettiamo prima i sassi grossi, non riusciremo mai a fare questo esperimento».
Ecco, a questo punto dopo aver raccontato la storia ai miei allievi, gli chiedo quali sono secondo loro i “sassi grossi” della scuola. Quelli che bisogna mettere prima, per poter mettere tutto il resto.
Sono le competenze di base, quelle trasversali, come si dice oggi.
Sono la matematica, l’italiano, la storia, l’inglese, l’informatica. Sono le basi su cui costruiamo le nostre competenze. Senza avere quei grossi sassi alla base, non possiamo apprendere davvero nulla di specifico. Non saprebbe dove ancorarsi il nostro sapere.
In realtà, nella storia originale, il professore spiega che i grossi sassi sono la famiglia, la salute, le relazioni, i valori etici e morali. Ha ragione anche lui, certo, ma nella formazione funziona così. Se non hai le basi di elettrotecnica, ad esempio, se non sai cosa sono tensione, corrente e resistenza, non potrai mai essere un buon elettricista. Se non conosci i materiali, non potrai mai essere un buon meccanico.
Quindi, prima bisogna mettere i sassi grossi.