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Problemi in azienda? Migliora l’azienda se migliora la comunicazione

Chissà quante volte avrete sentito amici e colleghi lamentarsi della comunicazione aziendale perché scarsa o inefficace! Ma quando chiediamo cosa si intenda per Comunicazione le definizioni che ne emergono sono diverse e molto confusionarie: c’è chi parla di comunicazione interna, c’è chi fa riferimento alla comunicazione esterna e al marketing, c’è chi parla di leadership e gestione di un gruppo di lavoro.

Ogni dipendente dovrebbe conoscere gli elementi basilari della Comunicazione ma in sede di colloquio questo tipo di competenza non viene sufficientemente testata e valutata, questo porta le aziende a dover formare in corsa i lavoratori.

Tutti dovrebbero conoscere gli assiomi della comunicazione, se vi state chiedendo cosa sono state leggendo l’articolo giusto. Il dizionario Garzanti definisce assioma come un principio che per la sua evidenza non ammette discussioni. Gli assiomi della comunicazione furono elaborati dalla scuola di Palo Alto (California) nel 1967, di cui uno dei maggiori esponenti fu Paul Watzlawick, ed indicano degli elementi sempre presenti in una comunicazione. Watzlawick ne identifica 5.
Il primo assioma afferma che è impossibile non comunicare, cioè che ogni nostra azione rappresenta un atto comunicativo persino il silenzio e il semplice contatto oculare tra due o più persone. Il significato della comunicazione sarà ovviamente influenzato dal contesto, dal rapporto tra i soggetti e la cultura del contesto comunicativo.
Il secondo assioma afferma  che all’interno di ogni comunicazione si possono individuare due livelli: quello del contenuto, cioè cosa sto comunicando; quello della relazione, e indica il “tipo di relazione” instaurato con il ricevente del messaggio.
Il terzo livello prevede che il flusso comunicativo è espresso secondo la punteggiatura degli eventi. A seconda della “punteggiatura” usata, cambia il significato dato alla comunicazione e alla relazione.
Il quarto assioma afferma che la comunicazione avviene attraverso i canali verbali e non verbali.
Il quinto assioma spiega che ogni scambio comunicativo può essere simmetrico o complementare, si ha l’interazione simmetrica tra gli interlocutori quando dimostrano di essere sullo stesso piano, come nel caso di amici o colleghi; in caso di posizione superiore (one-up) e l’altro inferiore (one-down) si definisce interazione complementare, come ad esempio, gli scambi comunicativi tra capo e dipendente oppure tra genitore e figlio.

Conoscere gli assiomi della comunicazione non è sufficiente per padroneggiarla ed è per questo che abbiamo organizzato un corso il 21 marzo per poter approfondire questo tema ma soprattutto per testare con mano cosa significhi comunicare in modo efficace.

Iscriviti al nostro corso di Comunicazione Aziendale scrivendo a for.aziende@foral.org

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